lunedì 20 maggio 2013

PRESENTAZIONE DEL LIBRO “LA REPUBBLICA ISLAMICA DELL’IRAN TRA ORDINAMENTO INTERNO E POLITICA INTERNAZIONALE”: EVENTO A ROMA


Il 15 giugno a Roma verrà presentato il libro “La Repubblica Islamica dell’Iran tra ordinamento interno e politica internazionale”, di Ali Reza Jalali.
Intervengono come relatori all’evento:
  • Giuseppe Aiello (Titolare della casa editrice Irfan Edizioni)
  • Ali Reza Jalali (Autore del libro)
  • Claudio Mutti (Direttore della rivista di geopolitica Eurasia)
  • Ali Puormarjan (Direttore dell’Istituto Culturale dell’Ambasciata della R. I. dell’Iran)
L’evento è organizzato dalla casa editrice Irfan Edizioni, con la collaborazione della rivista di geopolitica Eurasia, l’Associazione Imam Mahdi e l’Istituto Culturale dell’ambasciata iraniana a Roma. Indirizzo: LAB COM, Via Ridolfino Venuti 34/A (Piazza Bologna) Roma (ORE 11). L’ingresso è libero. Vi sarà anche un rinfresco. 

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giovedì 16 maggio 2013

Ali Reza Jalali all’IRIB: "Hollywood con “Argo” e “300” cerca di screditare l’Iran, che si oppone ai piani egemonici nordamericani” (AUDIO)


Alireza Jalali all’IRIB: "Hollywood con “Argo” e “300” cerca di screditare l’Iran che si oppone ai suoi piani egemonici” (AUDIO)

TEHERAN (IRIB)- “Il cinema  occidentale, producendo film come “300” e poi “Argo”, ha preso di mira l’Iran  perché, come dicono gli americani, è in corso una quarta guerra mondiale. Essa è finalizzata all’occupazione militare di tutto il Medio Oriente. Siccome la potenza principale di questa regione che si oppone ai piani egemonici degli Stati Uniti è l’Iran, la guerra è rivolta soprattutto contro questo Paese. E si usano spesso nelle guerre, i media e il cinema per screditare il nemico.
Come avveniva anche ai tempi della guerra fredda, allora attraverso film come “Rambo” e “Rocky”, gli USA cercavano di screditare il nemico, ovvero l'Unione Sovietica e oggi  questa propaganda ha preso di mira principalmente il mondo islamico e l’Iran.” 

Queste sono le parole di Ali Reza Jalali, redattore di Stato e Potenza, sulla premiazione del film anti-iraniano Argo all’Oscar.

Qui sotto la versione integrale dell'intervista.

lunedì 13 maggio 2013

Recensione del libro “La Repubblica Islamica dell’Iran tra ordinamento interno e politica internazionale”

Dal Blog Palaestina Felix 






La casa editrice “Irfan Edizioni”ha pubblicato recentemente il libro “La Repubblica Islamica dell’Iran tra ordinamento interno e politica internazionale” del ricercatore Ali Reza Jalali, studioso di questioni mediorientali e iraniane. Il volume è introdotto da un saggio del direttore della rivista di geopolitica “Eurasia” Claudio Mutti. Il libro è suddiviso in due parti principali: inizialmente l’autore tratta il tema dell’ordinamento costituzionale iraniano, da una prospettiva storica e giuridica, concentrandosi sull’analisi e sull’evoluzione del concetto del “governo del giurisperito islamico”, teoria elaborata dalla guida della rivoluzione iraniana del 1979, l’Ayatollah Khomeini.

Sempre nella prima parte del libro, vengono analizzati i rapporti tra i poteri dello Stato in Iran, soprattutto tra potere legislativo ed esecutivo. La seconda parte del libro invece è di stampo geopolitico, sia a livello mediorientale, sia a livello globale. Per il primo punto Jalali sottolinea l’alleanza strategica tra Iran, Siria, resistenza libanese e palestinese, complesso denominato “asse della resistenza”; interessante notare come questa alleanza, non sia funzionale in chiave antisionista, ma anche come muro contro l’infiltrazione della NATO dal Vicino Oriente verso l’Asia centrale, vecchio progetto atlantista finalizzato all’accerchiamento della Russia e al ridimensionamento dei legami strategici tra i paesi petroliferi dell’area e la Cina.

I legami tra Iran e le due potenze eurasiatiche poi ricopre un’importanza strategica, in quante l’asse eurasiatico Cina-Iran-Russia, è fondamentale in funzione anti-NATO. Un’altra area del mondo interessata dall’influenza crescente dell’Iran è l’America Latina, soprattutto nel caso di paesi progressisti come Venezuela, Ecuador, Bolivia, Nicaragua e Cuba, senza dimenticare i rapporti con Brasile e Argentina, migliorati ultimamente. Il libro in questione, di cui consigliamo la lettura, ha la peculiarietà di analizzare il fenomeno iraniano al di là dei soliti pregiudizi della stampa e dei media occidentali, spesso influenzati dalle lobby vicine al sionismo internazionale.

L’Iran è un paese che, nonostante le trame dell’imperialismo, non solo non è isolato, ma è oggi a guida del principale movimento dei paesi in via di sviluppo, ovvero il “Movimento dei Paesi non Allineati”, ovvero circa 120 nazioni del mondo, che riconoscono l’Iran come paese guida di questo complesso di popoli, culture, religioni e ideologie.


http://palaestinafelix.blogspot.it/2013/05/e-in-libreria-il-saggio-di-ali-reza.html

sabato 11 maggio 2013

Intervento di Ali Reza Jalali alla conferenza "Bahrain, la rivolta di un popolo dimenticato"


Resoconto video della conferenza "Bahrain, la rivolta di un popolo dimenticato"; intervento di Ali Reza Jalali, ricercatore e studioso di questioni mediorientali. 






“LA REPUBBLICA ISLAMICA DELL’IRAN TRA ORDINAMENTO INTERNO E POLITICA INTERNAZIONALE”, FOTO E VIDEO


Presentazione del libro “LA REPUBBLICA ISLAMICA DELL’IRAN TRA ORDINAMENTO INTERNO E POLITICA INTERNAZIONALE”, FOTO E VIDEO


“LA REPUBBLICA ISLAMICA DELL’IRAN TRA ORDINAMENTO INTERNO E POLITICA INTERNAZIONALE”, FOTO E VIDEO

Sabato 27 aprile la rivista di studi geopolitici “Eurasia” e l’Associazione Nuove Idee hanno presentato a Brescia, nella sala circoscrizionale di via Pietro Pasquali 5, il recente libro di Alì Reza Jalali (collaboratore di “Eurasia”) intitolato “La Repubblica Islamica dell’Iran tra ordinamento interno e politica internazionale” (ed. Irfan). Dopo che il direttore di “Eurasia”, Claudio Mutti, ha introdotto la presentazione evidenziando aspetti significativi del rapporto intercorso nei secoli tra l’Iran e l’Europa, l’autore del libro ha delineato l’attuale posizione dell’Iran nel contesto geopolitico eurasiatico. Alessandro Iacobellis, saggista specializzato sul Vicino Oriente, ha illustrato le cause e gli sviluppi della guerra tra Iran e Iraq, mentre un esponente dell’Associazione Islamica Imam Mahdi, Jafar Rada, ha tracciato un profilo spirituale e politico dell’Imam Khomeyni. 

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venerdì 10 maggio 2013

Ali Reza Jalali, LA REPUBBLICA ISLAMICA DELL'IRAN TRA ORDINAMENTO INTERNO E POLITICA INTERNAZIONALE


Ali Reza Jalali, LA REPUBBLICA ISLAMICA DELL'IRAN TRA ORDINAMENTO INTERNO E POLITICA INTERNAZIONALE





E' stato pubblicato dalla casa editrice Irfan Edizioni (http://www.irfanedizioni.it/) il libro LA REPUBBLICA ISLAMICA DELL'IRAN TRA ORDINAMENTO INTERNO E POLITICA INTERNAZIONALE, scritto da Ali Reza Jalali, ricercatore e studioso di questioni politiche, giuridiche, religiose, culturali e storiche del mondo islamico e del Medio Oriente. 

Il volume di circa un centinaio di pagine è introdotto da un saggio di Claudio Mutti, direttore della rivista Eurasia (http://www.eurasia-rivista.org/) ed è suddiviso in due parti principali: la prima dedicata alla forma di governo iraniana e le sue peculiarietà, la seconda dedicata alla geopolitica e alle relazioni internazionali di Tehran. 

Di seguito riportiamo alcune righe tratte dal libro:

"Il problema principale dell’imperialismo e dei suoi alleati non è l’attacco all’Iran, ma l’eventuale reazione della Repubblica Islamica, che grazie a un sistema missilistico sviluppato, alla presenza di alleati regionali fondamentali, dalla Siria baathista, alla resistenza libanese, da Gaza all’Iraq meridionale, per non parlare di altri punti d’appoggio importanti, sia in Medio Oriente che altrove, potrebbe sferrare una controffensiva massiccia. La situazione economica attuale dei Paesi industrializzati poi, pone questi dinnanzi a problemi troppo gravi, che peggiorerebbero in caso di un blocco iraniano dello Stretto di Hormuz, dove passa una parte importante del petrolio destinato all’Europa. Per ciò che concerne Tel Aviv poi, un attacco israeliano sarebbe corrisposto, soprattutto grazie agli alleati regionali dell’Iran. L’attacco imperialista e terrorista alla Siria è proprio finalizzato all’isolamento dell’Iran, per sollevare Tel Aviv da un costante peso sui propri confini settentrionali. Per non parlare del caos regionale: cosa succederebbe nella Penisola araba se l’Iran iniziasse a bombardare le basi americane nella regione? Le rivolte in Bahrain, finora soffocate, che direzione prenderebbero? Senza dimenticare il ruolo della Russia e della Cina ovviamente. Per tutti questi motivi, l’attacco all’Iran nel breve sembra impossibile. Gli stessi americani sono consapevoli di ciò, ed è per questo che nel 2009 l’istituto Brookings, uno dei principali centri di ricerca statunitensi, elaborò un piano per dirimere il nodo iraniano. In quel documento si diceva apertamente, dopo aver percorso tutte le ipotesi, dall’attacco israeliano ad altri tipi di confronto, che l’unico modo per eliminare la Repubblica Islamica dell’Iran sono le rivolte interne, sul modello di quelle che furono le problematiche sorte nel giugno del 2009, dopo le elezioni presidenziali. L’unica cosa che possono fare è creare divisioni dall’interno, non esistono al momento altre vie, e le sanzioni economiche servono proprio a questo. Gli imperialisti vogliono ledere la tempra del popolo iraniano, stancarlo, per creare divisioni e rivolte interne. Nonostante queste trame, la nazione iraniana dimostra un grande coraggio e grazie ad una fede incrollabile, dimostrata ogni anno, in massicce dimostrazioni di piazza e con una grande partecipazione ad ogni tornata elettorale, la sua fedeltà agli ideali dell’imam Khomeini, della Guida della Rivoluzione e degli oppressi del mondo. L’imam Khomeini disse: “Nessuno può sconfiggervi, a meno che non vi mettiate l’uno contro l’altro.” Non bisogna poi confondere normali discussioni politiche tra alcuni politici iraniani, con divisioni forti e insanabili. In Iran la discussione e la diatriba è ammessa, ed è parte integrante della normale vita politica dei Paesi. Anzi, dimostra la vivacità del sistema iraniano, tutt’altro che monolitico o dittatoriale. Il principio su cui si basa il sistema è il governo del giurisperito islamico, e il segreto del successo iraniano è proprio questo. L’imam Khomeini diceva: “Sostenete il governo del giurisperito islamico, affinché il Paese non subisca danni”. Questi ideali sono la vera forza del popolo iraniano, di queste cose hanno paura i divoratori del mondo, essi hanno paura che i popoli si emancipino, che i popoli possano trovare vie alternative a quelle indicate da loro per procedere verso l’emancipazione sociale, politica, economica, scientifica, spirituale."